
“L’IMPORTANZA DI LAVARSI PRESTO” Katechesi di purificAzione
Mikaela Cappucci
giovedì 27 agosto 2009
Ora: 19.00 - 20.00
FESTA DI RADIO ONDA D'URTO (Brescia)
AREA FESTE IN VIA SERENISSIMA
L’importanza di lavarsi presto - Katechesi di purificAzione” spettacolo di MikaMale Teatro scritto e interpretato da Mikaela Cappucci con le musiche di Luigi Flocco.
Un incontro “spirituale” con Suor Melodia, durante il quale parole maledette (e anche “dettemale”) come laicità, femminismo, omosessualità e libertà sono ironicamente confrontate e necessariamente affiancate a santità, ricettività, malattia e devozione.
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tratto da http://www.radiondadurto.org/festa/2009/index.htm:
Care tutte, Cari tutti
Nello scenario politico attuale, dominante sia a livello nazionale che locale, diventa di importanza vitale la presenza di una realtà anomala nella comunicazione, non affettata da atteggiamenti di sudditanza nei confronti del potere, realmente libera dai condizionamenti politici e del mercato; irriverente e ribelle verso lo stato di cose esistente.
La giunta autoritaria e liberticida di Brescia ha dichiarato guerra a Radio onda D’Urto.
I despoti della città non possono tollerare che esista una voce critica ed irriducibilmente libera, sempre pronta a dare battaglia in difesa dei diritti di tutti e tutte, a denunciare pubblicamente i soprusi e le discriminazioni razziste perpetrati dalla giunta.
Con una breve nota ci hanno comunicato che dal prossimo anno non sarà più disponibile l’area feste sita nella zona di via serenissima.
Il loro obiettivo è chiaro: vogliono impedire la festa, che è la nostra principale fonte di autofinanziamento,per mettere a tacere RADIO ONDA D’URTO e allo stesso tempo per cancellare l’antagonismo e l’opposizione sociale in città colpendo anche tutte le realtà presenti con i propri stand alla festa:
NON POSSIAMO LASCIARLI FARE, dobbiamo fermarli con un‘ampia e intensa mobilitazione!
Cominceremo proprio dalla festa di quest’anno ,con una raccolta firme .chiediamo a tutte le persone che frequentano la nostra festa di firmare un appello.
Poi in autunno apriremo una dura e conflittuale vertenza per riavere l’area e per difendere il nostro diritto di continuare a trasmettere di avere un modo di pensare diverso da chi comanda .