chi siamo

Il gruppo leSovversive nasce nel 2008. Siamo donne lesbiche, femministe e antifasciste diverse per età, provenienza e percorso di vita. Insoddisfatte del fare politica tradizionale definiamo la nostra azione in movimento. I temi che ci appassionano sono quelli dell'autodeterminazione, dell'identità di genere e della lotta alla discriminazione delle donne e delle lesbiche. La lentezza e la produzione di informazioni che generano pensiero critico sono la strategia di azione che privilegiamo. Vogliamo inoltre promuovere, nel nostro spazio virtuale, le forme di espressione artistica e culturale realizzate dalle donne e dalle lesbiche. In questo periodo abbiamo elaborato delle bibliografie per l'infanzia e l'adolescenza "DIVERSAMENTE LIBRI" che vogliono favorire una riflessione sui modelli di genere socialmente imposti e abbiamo attivato delle connessioni con diverse realtà sul territorio nazionale per promuoverne la diffusione e l'utilizzo. Se volete ricevere il materiale richiedetelo semplicemente al nostro indirizzo mail. Saremo felici di inviarvelo.

sabato 11 febbraio 2012

Un bellissimo approfondimento sugli stereotipi sessisti nei libri per l'infanzia

Sull'ultimo numero della rivista LiBeR (rivista di informazione bibliografica e letteratura per l'nfanzia) c'è un bellissimo approfondimento sugli stereotipi sessisti. Nella rubrica "Per saperne di più - tra stereotipi e "contro-stereotipi" sono citate anche le nostre bibliografie! Grazie alle colleghe e ai colleghi per il prezioso lavoro di approfondimento e di informazione!

Se desiderate ricevere i file delle bibliografie DIVERSAMENTE LIBRI per l'infanzia e l'adolescenza scrivete a lesovversive@gmail.com

LiBeR n. 93 SOMMARIO

martedì 31 agosto 2010

CENTO DONNE CENTO BICI

Riparte dalla Toscana la 3a edizione di Centodonnecentobici, il cicloviaggio al femminile nelle zone militarizzate d’Italia


Sabato 4 settembre la ciclotappa principale con un’azione diretta nonviolenta presso la base militare USA di Camp Darby a Pisa

Vicenza, 30 agosto 2010 - Dopo i cicloviaggi nelle zone militarizzate della Sicilia e di Napoli, Centodonnecentobici torna a promuovere la cultura della nonviolenza con un nuovo viaggio in Toscana all’insegna dell’eco-sostenibilità, sobrietà e autogestione. Quest’anno è la volta di Pisa e dintorni dove il gruppo si trasferirà dal 1° al 5 settembre per visitare su due ruote le aree militarizzate locali e incontrarsi con persone e associazioni che sostengono valori di pace, solidarietà, giustizia sociale e lotta agli stereotipi di genere.

Il primo gruppo di partecipanti partirà da Vicenza il 1° settembre e trascorrerà la giornata di giovedì 2 settembre percorrendo in bicicletta la prima tappa Empoli-Pisa di circa 60 kilometri lungo il fiume Arno. Venerdì 3 settembre il secondo gruppo di partecipanti, provenienti da diverse città del Veneto e dell’Italia, si unirà al resto della delegazione e parteciperà alla cena presso il Laboratorio Rebeldia. Rebeldia è un’associazione locale impegnata a promuove i diritti di cittadinanza che insieme alla Casa della Donna di Pisa ha collaborato all’organizzazione dell’ini ziativa.
Il momento principale del cicloviaggio è previsto per sabato 4 settembre con la tappa Pisa- Camp Darby che partirà alle ore 10 da Piazza dei Miracoli di Pisa. Insieme alle amiche e agli amici toscani, le Centodonne percorreranno in bicicletta circa 20 chilometri per effettuare un’azione diretta nonviolenta presso la base militare statunitense.

“Per il nostro viaggio di quest’anno abbiamo scelto Pisa per un motivo molto semplice: a Camp Darby è attualmente custodito uno dei piu’ grandi arsenali statunitensi fuori dal territorio degli USA” commenta Vania De Preto, una delle fondatrici di Centodonnecentobici. “Per molti versi, è per noi incredibile pensare che decine di migliaia di tonnellate di munizioni e alto esplosivo sono ospitati a pochissimi chilometri dalla Torre di Pisa,” continua De Preto, “ma chiaramente Pisa non è un’eccezione. In un mondo piagato da guerre che uccidono ogni giorno centinaia di persone, promuovere una cultura nonviolenta è per noi un modo per contribuire nel nostro piccolo a un futuro meno violento e piu’ giusto per tutti. Non solo, condividere questo viaggio con associazioni come Rebeldia e la Casa della Donna che da anni si impegnano attivamente per costruire un “mondo diverso” è un’occasione di grande impegno civile e crescita per tutte noi.”

Com’è ormai consuetudine, in preparazione del cicloviaggio negli scor si mesi Centodonnecentobici ha organizzato una serie di workshop formativi, a partire dai corsi di manutenzione e riparazione della bicicletta presso l’Officina Cicletica di Vicenza, seguiti dall’incontro sugli stereotipi di genere organizzato dall’associazione Gattorosso e dal seminario sulla nonviolenza a cura di Cristina Banzato.

Centodonnecentobici invita tutti a unirsi alla tappa di sabato 4 settembre in Piazza dei Miracoli muniti di bicicletta e voglia di stare insieme all’insegna della nonviolenza.

Per informazioni scriver e a centodonnecentobici@gmail.com

venerdì 25 giugno 2010

IO NON CI STO agli stereotipi



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Io non ci sto
alla dittatura televisiva dell’avvenenza,
che mi fa esistere solo se bella o appetibile,
barattando il mio pensiero in nome di una magra
visibilità.

Io non ci sto
ad essere solo corpo.
Da guardare,
da toccare,
da giudicare,
da mercificare.

Io non ci sto
poiché conosco
cosa genera l’offerta della mia carne
sugli sguardi inconsapevoli.

Io non ci sto
e pretendo rispetto
e che si dia spazio a tutte le mie
diversità.

La mia rivoluzione comincia con il rifiuto
dell’immaginario imposto
per mutare nel respiro di una nuova dignità.

G.V.

venerdì 11 giugno 2010

UNA GUERRIERA IN SARI ROSA


Con il sari rosa / Sampat Pal; in collaborazione con Anne Berthod. - Milano : Piemme, 2010

Il cinema a Torino nel quale si proietta il documentario "Pink gang" è stipato di persone. Attendiamo in trepida attesa la protagonista del documentario, Sambat Devi Pal fondatrice della Gulabi Gang.
In India lei e altre donne accorrono in aiuto delle donne indiane maltrattate, sfruttate, sottopagate, vittime di violenza e abusi. Sono un gruppo di guerriere, un gruppo di donne che si battono per il rispetto dei diritti della donna nella quotidianità e per la sopravvivenza della loro comunità.
Tutto questo avvolte da un fantastico sari rosa.
L’incontro è animato dalle tante parole di Sambat, ricche di passione. Tra le prime cose che dice è che si trova in una sala cinematografica per la prima volta. Proprio per vedere un documentario su di lei. Strana la vita!
E tra racconti di vita personale e di comunità ci dona la sua... rivoluzione in rosa.
Grazie.

giovedì 3 giugno 2010

APRI GLI OCCHI

Apri gli occhi! Un video e una campagna informativa e controinformativa delle Donne di Torino per l'autodeterminazione. Perché ogni donna deve poter scegliere liberamente.