chi siamo

Il gruppo leSovversive nasce nel 2008. Siamo donne lesbiche, femministe e antifasciste diverse per età, provenienza e percorso di vita. Insoddisfatte del fare politica tradizionale definiamo la nostra azione in movimento. I temi che ci appassionano sono quelli dell'autodeterminazione, dell'identità di genere e della lotta alla discriminazione delle donne e delle lesbiche. La lentezza e la produzione di informazioni che generano pensiero critico sono la strategia di azione che privilegiamo. Vogliamo inoltre promuovere, nel nostro spazio virtuale, le forme di espressione artistica e culturale realizzate dalle donne e dalle lesbiche. In questo periodo abbiamo elaborato delle bibliografie per l'infanzia e l'adolescenza "DIVERSAMENTE LIBRI" che vogliono favorire una riflessione sui modelli di genere socialmente imposti e abbiamo attivato delle connessioni con diverse realtà sul territorio nazionale per promuoverne la diffusione e l'utilizzo. Se volete ricevere il materiale richiedetelo semplicemente al nostro indirizzo mail. Saremo felici di inviarvelo.

giovedì 6 agosto 2009

Sguardo Sovversivo / Sovversivamente Mostre 1


Andando per mostre al femminile:
Consigli, suggerimenti e amenità.
A Palazzetto Tito, una delle due sedi espositive della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, facilmente raggiungibile a piedi da Piazzale Roma o dalla Ferrovia (10 minuti da P. zzale Roma, 15 dalla stazione dei treni con passo “veneziano”), è aperta al pubblico dal 29 di maggio 2009 fino al 20 di settembre 2009 la mostra di Yoko Ono “Anton’s Memory”.
La vedova Lennon apre la sua personale alla Bevilacqua e contemporaneamente, in occasione della 53° Biennale d’Arti Visive di Venezia, riceve il Leone d’Oro alla carriera.
A soli 76 anni il mondo dell’arte si accorge che YOKO ONO è un'artista da omaggiare!
Quanto tempo ancora doveva passare, affinché lei venisse riconosciuta nel suo ruolo di artista donna e come entità a sé stante rispetto al defunto marito?

Accontentiamoci con la solita frase fatta “meglio tardi che mai” e del resto come stupirci in un mondo artistico a predominanza maschile!
Di lei si dice che ha distrutto i Beatles, che strega esotica ha circuito il povero baronetto inerme e incapace di intendere e di volere, costringendolo a penose performance e vivendo della sua luce riflessa!
Ben poco si dice dei suoi studi filosofici in America, della sua provenienza da una facoltosa famiglia nipponica e della conseguente autonomia finanziaria, del suo trascorso artistico come “socio fondatore” negli anni 60 a New York del gruppo Fluxus.
Poco si sapeva fino ad ora…
La mostra “Anton’s Memory” chiede al pubblico di immergersi nel ricordo della madre di un ipotetico figlio “Anton”, il ricordo del suo corpo sezionato e messo in varie scatole di legno disposte sopra un tavolo, corpo divenuto oggetto da toccare, sciacquandosi prima le mani in una ciotola d’acqua, con un velo di stoffa bianca trasparente che fa da scenario.
Ed è appunto attorno al corpo femminile / corpo dell’artista che è costruita parte della mostra.
Due installazioni video della stessa performance “Cut piece” riproposta a distanza di molti anni l’una dall’altra, la prima nel 1965 alla Carnegie Hall di New York e la seconda nel 2003 a Parigi, in cui il pubblico è invitato ad utilizzare una forbice appoggiata a fianco dell’artista per tagliare i suoi vestiti a piacimento, mentre lei è seduta solitaria e muta sul palcoscenico. Performance che finisce quando non c’è più niente da tagliare o quando lo decide il pubblico.

Corpo solitario femminile “sacrificato” messo a disposizione di gente sconosciuta, uomini o donne, di cui ognuno come dice l’artista può trarne ciò che vuole. Corpo sottoposto allo sguardo maschile, al “taglio” maschile spesso e volentieri molto più violento e morboso di quello femminile.
Nello sguardo di Yoko si legge la paura, la sua vulnerabilità, il timore di questa violazione, di una azione che non è interazione e quindi soggetta al libero arbitrio del pubblico.
C'è molto altro nella mostra ma non vogliamo togliervi tutte le curiosità!
Buona visione
Claudia per Lesovversive




Link consigliati:
http://www.myspace.com/officialyokoono
http://dailymotion.virgilio.it/video/x3dsvy_yoko-ono-cut-piece_shortfilms
Per maggiori dettagli su costi (poco più di 2 palline di gelato ed 1 euro in più di un pacchetto di sigarette) visitate il sito http://www.bevilacqualamasa.it/index.html
Consigli d’acquisto:
la borsa plastificata con la tetta di Yoko Ono.

“L’IMPORTANZA DI LAVARSI PRESTO” Katechesi di purificAzione
Mikaela Cappucci

giovedì 27 agosto 2009
Ora: 19.00 - 20.00
FESTA DI RADIO ONDA D'URTO (Brescia)
AREA FESTE IN VIA SERENISSIMA

L’importanza di lavarsi presto - Katechesi di purificAzione” spettacolo di MikaMale Teatro scritto e interpretato da Mikaela Cappucci con le musiche di Luigi Flocco.

Un incontro “spirituale” con Suor Melodia, durante il quale parole maledette (e anche “dettemale”) come laicità, femminismo, omosessualità e libertà sono ironicamente confrontate e necessariamente affiancate a santità, ricettività, malattia e devozione.
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tratto da http://www.radiondadurto.org/festa/2009/index.htm:

Care tutte, Cari tutti

Nello scenario politico attuale, dominante sia a livello nazionale che locale, diventa di importanza vitale la presenza di una realtà anomala nella comunicazione, non affettata da atteggiamenti di sudditanza nei confronti del potere, realmente libera dai condizionamenti politici e del mercato; irriverente e ribelle verso lo stato di cose esistente.

La giunta autoritaria e liberticida di Brescia ha dichiarato guerra a Radio onda D’Urto.

I despoti della città non possono tollerare che esista una voce critica ed irriducibilmente libera, sempre pronta a dare battaglia in difesa dei diritti di tutti e tutte, a denunciare pubblicamente i soprusi e le discriminazioni razziste perpetrati dalla giunta.

Con una breve nota ci hanno comunicato che dal prossimo anno non sarà più disponibile l’area feste sita nella zona di via serenissima.

Il loro obiettivo è chiaro: vogliono impedire la festa, che è la nostra principale fonte di autofinanziamento,per mettere a tacere RADIO ONDA D’URTO e allo stesso tempo per cancellare l’antagonismo e l’opposizione sociale in città colpendo anche tutte le realtà presenti con i propri stand alla festa:

NON POSSIAMO LASCIARLI FARE, dobbiamo fermarli con un‘ampia e intensa mobilitazione!

Cominceremo proprio dalla festa di quest’anno ,con una raccolta firme .chiediamo a tutte le persone che frequentano la nostra festa di firmare un appello.

Poi in autunno apriremo una dura e conflittuale vertenza per riavere l’area e per difendere il nostro diritto di continuare a trasmettere di avere un modo di pensare diverso da chi comanda .